Dopo anni di lavoro non ho ancora capito se mi entusiasma di più iniziare un progetto o chiuderlo. Quando inizi c’è l’emozione di creare qualcosa di nuovo, il cervello va a mille all’ora pieno di creatività e c’è sempre un po’ di paura che ti fa dire “oddio, e se non riesco a farcela?”. Sono momenti vulcanici e adrenalinici.
Quando chiudo un progetto c’è la gioia di aver finito e la soddisfazione di vedere le mie clienti felici, ma anche un filo di tristezza perché devo lasciare andare qualcosa, in ogni progetto c’è un piccolo pezzo di me che se ne va.
PROGETTARE CON IL CUORE
Nella mia vita precedente, ovvero quando mi occupavo sempre di grafica ma per progetti che non sentivo miei, lavoravo per persone che quasi non conoscevo e con cui non c’era molta empatia, le sensazioni erano un po’ diverse. Nella parte iniziale c’era meno euforia creativa e molta più ansia da prestazione e alla fine sentivo un grande sollievo per aver concluso e un retrogusto di amarezza che ogni singola volta mi faceva dire “ok, ho finito! Ma non è che proprio mi convince tanto il risultato”. Credo di poterli contare sulle dita di una mano i progetti che mi hanno davvero soddisfatta.
Mi sono chiesta spesso perché lo stesso identico lavoro, fatto con modalità diverse, produca risultati e sensazioni così differenti. Penso che il segreto sia nell’impostazione di base, e ne ho avuto la certezza dopo aver lavorato con Nunziatina.
Nu, così la chiamano gli amici, l’ho conosciuta per caso tramite passaparola, ci siamo sentite per telefono e la cosa che più mi ha colpito è stata l’energia e la determinazione che questa ragazza riusciva a trasmettere anche solo attraverso le parole. Mi ha raccontato tante cose su chi era, cosa faceva, quali progetti stava iniziando, e in pochi minuti sono stata contagiata dal suo entusiasmo. Mi sono innamorata subito del progetto e mi sono fatta guidare più dal cuore che dalla testa.
IL CORTILE DI NU
Nu vive in Abruzzo, in una terra tanto ricca di storia, tradizioni e natura quanto sconosciuta; in questo momento gestisce un piccolo B&B, ma i suoi sogni sono più grandi e sono stufi di stare ad ammuffire dentro ad un cassetto. Ha deciso di acquistare e dare nuova vita ad una struttura a Sulmona, per creare uno spazio magico che abbia al suo interno alcune camere e uno spazio da dedicare a laboratori, corsi, e tanto altro. Nu ha due grandi obiettivi, il primo è ridare vita alle cose: alla sua terra che merita di essere conosciuta, agli oggetti che recupera e usa per arredare sapientemente i suoi spazi, alle tradizioni e alle preziose memorie che troppo spesso vengono dimenticate. Il secondo obiettivo è quello di creare legami tra le persone e le loro storie.
Proprio dal concetto di intreccio siamo partite a ragionare su quello che il suo brand doveva comunicare e abbiamo fatto qualche incontro per definire il nome, le immagini e i colori. Nella sua struttura c’è un cortile, un posto raccolto e intimo che diventerà il contenitore di tanti progetti e racconti; nasce così il “Il cortile di Nu”.
Il filo conduttore delle immagini ispirazionali che Nunziatina ha raccolto era molto chiaro: colori delicati sui toni del beige, verde e rosa, un sapore retrò delle cose che sembrano avere vita eterna, creatività e modernità nelle composizioni e poi… i merletti!
Pizzi e ricami eleganti erano onnipresenti, con lei ho scoperto la lavorazione al tombolo, tipica delle sue zone e incredibilmente bella. Non poteva esistere oggetto migliore da riportare nel logo, qualcosa che arriva da mondi lontani, che esprime pazienza e grande abilità manuale, attenzione al dettaglio e quegli intrecci così poetici che rimandano a tutte le storie che passeranno dal cortile.
Il lavoro è stato intenso, a tratti faticoso, ma ho avuto davvero la sensazione di aver creato ogni singolo elemento a quattro mani con Nu. Il suo perfezionismo (unito anche a quello della sottoscritta) a volte ci ha fatto rallentare la corsa, ma arrivare alla fine e dichiarare praticamente all’unisono “Si! Ci siamo!!” è stato davvero grandioso.
Non vedo l’ora di seguire gli sviluppi di questo progetto che ha ancora un po’ di strada da fare ma di cui, sono certa, si sentirà parlare parecchio!