Questo 2018 si avvia verso la fine e io mi sento molto grata e contenta. La parola guida che avevo scelto per quest’anno era REINVENTARE, se faccio il bilancio direi che posso essere abbastanza soddisfatta. La mia vita non è stata solo reinventata ma si è completamente ribaltata, nel senso più positivo del termine.
Se penso a come ero un anno fa mi viene da sorridere: ero piena di paura, di incertezze, di insicurezza. Oggi non voglio dire che tutto queste cose sono sparite, la bacchetta magica non esiste, ma si sono modificate e io ho più consapevolezza. Mi viene in mente la legge di conservazione della massa di Lavoisier: “nulla di crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”.
In questo 2018 non ho creato o distrutto nulla che non esistesse già, lo ho “semplicemente” trasformato. Metto semplicemente tra virgolette perché è stato tutto tranne che semplice, ovviamente. Ho imparato talmente tante cose che non mi basterebbe una settimana per fare l’elenco completo; provo a sintetizzare qui sotto, in ordine sparso e non di importanza, gli insegnamenti del 2018.
HO IMPARATO CHE:
- Fatto è meglio che perfetto
- Il mindset con cui affronto la vita è fondamentale per il mio successo
- Sono una personalità INFJ, ovvero un’introversa che sembra un’estroversa, quindi ogni tanto ho bisogno di ricaricare le mie batterie in solitudine (se volete scoprire che tipo di personalità avete il test 16 personalities è perfetto!)
- La maggior parte dei limiti me li impongo da sola e sono molto più facili da superare di quanto penso. Poi esistono i limiti quelli veri, ma anche qui ci sono due strade possibili: superarli (magari chiedendo aiuto, perché non è un delitto) oppure accettarli
- Le persone di cui mi circondo sono la mia linfa vitale e il mio sostegno. Posso dire di avere vicino tante persone meravigliose e di essere FORTUNATA!
- Arrabbiarsi ogni tanto oppure dire di no è concesso a tutti, anche alle “brave ragazze”
- Quando ho avuto paura di aver dimenticato qualcosa (o qualcuno) di importante del mio passato, l’universo me lo ha fatto ritrovare e diventare il mio punto di forza
- La gratitudine è un sentimento bellissimo e che mi fa stare bene
- Gli obiettivi che non ho realizzato, probabilmente non erano così importanti o non li sentivo miei. E non è un discorso in stile “la volpe e l’uva”, semplicemente ad un certo punto mi sono accorta che non mi interessavano più oppure che ci avrei dovuto dedicare più tempo ed energia. Ma i SOGNI, quelli con la S maiuscola, si realizzano!
- Il cervello e il cuore (e l’autostima) vanno allenati costantemente perché sono la mia guida quando mi sento smarrita
- Quando mi sento giudicata, la maggior parte delle volte, è il mio critico interiore che parla e non le persone intorno a me
Ora mi fermo qui perché altrimenti questo post finite di leggerlo nel 2019!
Il 2018 è stato anche l’anno di tante prime volte, tra cui, appunto, la scelta di una parola guida; è stato molto efficace e quindi sto scegliendo quella per il 2019, che per adesso non vi svelo. Durante le feste natalizie, tra le altre mille cose che dovrei e vorrei fare, mi ritaglierò qualche ora per fare la mia vision board e un po’ di sana pianificazione . La fine del 2018 e l’inizio del 2019 sarà un momento solo per me, in cui metterò in ordine le idee e tutto quello che è successo quest’anno e metterò in ordine i progetti per il prossimo anno.
Ok, ora dovrebbe esserci quella parte finale strappalacrime in cui ringrazio una per una tutte le persone che mi sono state accanto in questo meraviglioso 2018; siccome in questi giorni di emozioni e lacrimucce di gioia ne ho provate abbastanza ho deciso di saltarla! I miei pilastri, le mie guide, le persone a cui voglio bene sanno benissimo cosa provo per loro e cosa hanno fatto per me; anche perché ho imparato (tra le altre cose) a dirlo in maniera esplicita, così la vita diventa più leggera!