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L’arte di desiderare: il cervello non ha il senso dell’ironia

In questi giorni mi sono incontrata e scontrata più volte con il tema del desiderare. Desideri, sogni, fantasie, aspirazioni, possiamo chiamarli in mille modi ma il risultato è sempre lo stesso: qualcosa che in questo momento non abbiamo ma che vorremmo raggiungere. Sono sempre stata una grande sognatrice, mi piace lasciar correre la fantasia immaginando una mia vita parallela e mi sono sempre considerata molto brava in questo. Ultimamente mi sembra invece di non essere più capace! Faccio fatica ad immaginare situazioni differenti dalla mia realtà, è come se il mio cervello non fosse più in grado di costruire qualcosa di diverso da ciò che vivo ogni giorno.

Allora mi sono chiesta il perché e ho scoperto che forse ho sempre desiderato, non in modo sbagliato (non esiste un modo giusto o sbagliato di farlo), ma in modo poco efficace. Ho sempre considerato i desideri come una coccola personale fine a se stessa, ma in realtà sono qualcosa di molto più potente e importante. Anche qui è tutta una questione di allenamento, focalizzarsi sui dettagli ci aiuta a costruire una fotografia molto realistica della situazione che vorremmo vivere; in questo modo il nostro cervello prende confidenza con quell’immagine, la metabolizza e ci aiuta a trovare la strada migliore per raggiungerla.

Una volta ho letto una frase che diceva più o meno così “Non dire mai al tuo cervello che non ce la fai; lui non ha il senso dell’ironia e poi ci crede davvero”; purtroppo non la ricordo precisamente e non so di chi sia, ma mi ha colpito e mi ha fatto riflettere. La nostra parte razionale non ha il senso dell’umorismo, non capisce che stiamo scherzando, ma ci prende sul serio e ci ostacolerà (o di certo non ci aiuterà) nel processo di realizzazione di quello che vogliamo fare o essere.

Voglio provare ad immaginare i miei desideri pieni di colori, dettagli e particolari, magari anche scrivendoli o disegnandoli; tutto quello che ci porta a rendere visibile un sogno ci spiana la strada per raggiungerlo. Allenarsi a desiderare fa accadere cose e ci regala momenti di sincronicità, che a me piacciono tantissimo perché è come se la vita ti lasciasse delle piccole briciole di pane per dirti “ok, sei sulla strada giusta”.

A proposito di questo sono già successe due cose interessanti:

  • Sabato mi è stato regalato un bellissimo libro che si chiama “l’arte di vivere i sogni – come diventare un sognatore più lucido”. Credo che possa essere una parte del “libretto di istruzioni” che il destino mi sta mettendo davanti per farmi crescere e vedere le cose più chiaramente.
  • Oggi andrò a pranzo con un’amica in un posticino in Paolo Sarpi, oTTo. Ho la mania di andare a guardare il sito dei locali che frequento per scovare menù e curiosità, lo ho fatto anche questa volta e … magia! oTTo ha una sezione dedicata ai Sogni nel cassetto. Credo che seminerò almeno uno o due desideri oggi.
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