No! Non parliamo di prova costume, che ormai è già dimenticata con questo autunno che si affaccia piano piano. Ho sempre avuto un rapporto abbastanza conflittuale con la bilancia e con il mio corpo, per me parlare di peso è sempre stato un tabù. Ho lavorato e sto lavorando ancora molto su questo argomento e fino ad ora ho sempre vissuto una specie di dualità: la mia vita è stata un’alternanza di sensazioni di avere addosso troppo peso, in senso sia fisico che metaforico, e di non avere addosso nulla, nessuna energia o interesse (i chili di troppo, quelli mi sono rimasti sempre attaccati). Ho vissuto in questa onda di alti e bassi per molto tempo, arrivando a pensare che forse quella era l’unica maniera di esistere. Quest’anno, tra le varie grandi scoperte, ho capito che l’equilibrio è esiste e soprattutto non è impossibile da raggiungere!
Oggi voglio parlare di peso in quanto unità di misura per valutare le cose. Ultimamente mi sono resa conto che sto ricevendo un sacco di cose bellissime e gratuite (dai consigli di persone meravigliose, a splendide opportunità, a giacche di pelle che piovono da un cielo chiamato Nico) e la mia domanda ricorrente e a volte inconsapevole è: ma cosa caspita ho fatto per meritarmi tutto questo?!
Mi arrovellavo su questo argomento da un po’ di giorni, con il mostro del senso di colpa su una spalla e la gioia delle sorprese inaspettate sull’altra; poi all’improvviso l’illuminazione! Ho capito che stavo guardando la cosa con una prospettiva troppo ristretta, o meglio in uno spazio di tempo troppo ristretto. Mi sono detta che forse la vita mi stava restituendo tutto insieme le cose che io ho dato (a volte troppo o nel modo sbagliato) negli anni passati.
Mi sono seduta al tavolo una sera e ho messo tutto per iscritto: un foglio, due colonne, una con le cose che ho dato e una con le cose che ho ricevuto. Ho ripescato episodi di anni passati e cose successe pochi giorni fa, le date si susseguivano veloci sul foglio e tutto cominciava ad essere più chiaro. Eccolo lì il “peso forma” della mia felicità! Eccolo quel tanto agognato equilibrio! Ora so che è il mio momento di ricevere, perché prima ho dato tanto e ora la vita mi sta pagando i debiti!
Sembra incredibile come un semplice foglio di carta e una penna abbiano praticamente eliminato il mio senso di colpa, ma a volte è così. Basta vedere le cose da una prospettiva differente, soffermarsi a guardarle e come per magia i pezzi del puzzle vanno a posto.
Ovviamente per mantenere questo equilibrio è necessario continuare a lavorarci, con la consapevolezza di quando è il momento di dare e quando è il momento di ricevere (senza pensare mai di non meritarselo!).