Un paio di weekend fa ero ad Amsterdam per un evento che per me è stato molto importante, e non sto parlando di un evento lavorativo. Il 18 settembre è stato “l’anniversario” dei 30 anni con la mia migliore amica. Ci siamo conosciute nel lontano 1989, il primo giorno di scuola elementare, e da allora non ci siamo più lasciate.
Questo non significa che il nostro rapporto sia stato sempre rose e fiori, anzi! All’inizio non andavamo molto d’accordo, avevamo caratteri talmente diversi: lei era molto forte e determinata, io timidissima e insicura. I primi due anni di scuola, nonostante fossimo in banco insieme era un continuo litigare e discutere, praticamente un inferno.
Poi non so esattamente come sia successo le cose hanno iniziato ad ammorbidirsi e a diventare più facili, abbiamo imparato a conoscerci e i nostri caratteri si sono in qualche modo equilibrati: lei mi ha insegnato ad essere più determinata, io le ho insegnato ad essere meno impulsiva. Da allora la nostra amicizia è cresciuta esponenzialmente nonostante i chilometri che ci separano!
Credo fortemente ogni giorno di più che le relazioni con le persone, di qualunque genere esse siano, sono la cosa più importante della nostra vita. Le relazioni sono il motore che ci fa andare avanti ogni giorno, sono quelle che hanno il potere di dare la carica alla nostra giornata oppure di rovinarci l’umore.
Coltivare le relazioni importanti è un diritto e anche un dovere, ed è per questo che credo che sia importantissimo celebrare i nostri successi e i nostri traguardi, anche se al mondo intero sembrano piccoli. Ogni relazione, per crescere bene, deve essere nutrita ed è necessario dedicarci tempo. Non ho mai misurato la forza delle mie relazioni in base alla quantità di tempo speso insieme, ma alla qualità del tempo.
Ti faccio un esempio lavorativo: se hai a cuore i tuoi clienti e vuoi davvero lavorare bene con loro è inutile fare riunioni che durano ore dove però in realtà si parla solo di aria fritta e non ci si ascolta; valgono di più 15 minuti di telefonata produttiva piuttosto che un incontro di due ore che fa perdere tempo ad entrambi. Ascoltare è la chiave di tutto, a volte sappiamo diventare così ottusi e chiusi da non capire che basta fermarsi un attimo ed elaborare le parole di chi ci sta di fronte.
Ogni volta che chiudo un progetto è una piccola festa, un momento da celebrare che mi riempie il cuore. Prima di diventare freelance e di costruire qualcosa di mio non era la stessa cosa; quella gioia di aver raggiunto un traguardo non esisteva, ma avevo solo la sensazione di aver spuntato un’altra cosa dalla mia to do list. Perché? Forse perché i miei clienti non erano quelli giusti, non c’era empatia e coinvolgimento e alla fine io non avevo proprio voglia di festeggiare un bel niente, al massimo mi faceva piacere uscire con i miei amici per celebrare il fatto di aver chiuso un capitolo noioso e pesante del mio lavoro.
Non ho mai dato troppa importanza al riconoscere a me stessa la strada che ho fatto, consideravo una “perdita di tempo” mettermi li a guardare indietro e misurare fisicamente quello che avevo costruito; mi sono resa conto invece di quanto questo sia importante, perché ti da un dato di realtà oggettivo per capire quanto stai facendo bene il tuo lavoro (o qualunque altra cosa tu voglia celebrare). Quindi ricordati di celebrare ogni piccolo successo, di riconoscertelo e di dargli lo spazio che merita; questo aiuterà la tua autostima a crescere e a rafforzarsi e ti darà quella sicurezza per buttarti ogni giorno in nuove sfide e progetti.
Buon festeggiamento!! (sono sicura che se cerchi bene un piccolo successo da celebrare ce l’hai anche oggi)