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La grande sfida dell’estate: come ti semplifico la valigia!

Ogni anno insieme all’euforia pre-partenza mi prende anche quel senso di nausea e sconforto sapendo che prima di iniziare il viaggio ci sarà da affrontare la valigia. Per anni ho combattuto con la scelta di cosa portare e devo dire che molto spesso ho perso clamorosamente. I miei ricordi di infanzia sono legati a mia madre che trasferiva l’intera casa dentro valigie dalla scocca super resistente (se no poi in aereo si ammaccano), riempiva beauty con ogni tipo di prodotto cosmetico, e come gran finale io lei ci piazzavamo sedute sui bagagli mentre mio padre cercava disperatamente di chiuderli. Mi sono spesso chiesta come nessuna di queste trappole mortali sia mai esplosa durante il viaggio, sparpagliando in ogni dove vestiti e accessori vari.

Ho sempre viaggiato parecchio e la maggior parte delle volte ho usato il trolley che però, nei viaggi che richiedono tanti spostamenti, è scomodo e poco funzionale. La mia valigia migliore è stata quella del 2011: Turchia, 15 giorni, 6 città, spostamenti solo in pullman. Viaggio bellissimo, contenuto della valigia ben strutturato e minimal, valigia pessima! Avevo scelto una borsa/zaino della Decathlon che ai tempi mi sembrava una gran furbata, in realtà mi ha spaccato la schiena ed era scomodissima da portare.

Quest’anno si parte per l’America: 20 giorni, 11 tappe, spostamento in macchina. Ho scelto uno zaino da trekking (sempre Decathlon) da 50 litri da imbarcare e uno zaino più piccolo da tenere come bagaglio a mano e da usare nelle varie escursioni.

L’altro giorno, da brava maniaca delle liste, ho cominciato a fare l’elenco di tutto quello che mi serviva da portare via, soprattutto ho iniziato a scegliere quali vestiti portare che di solito era la parte più tragica di tutta l’operazione bagagli. Non avendo uno splendido rapporto con il mio fisico, ho sempre avuto una relazione di odio e amore con il mio guardaroba. Il mio armadio è sempre stato pieno di capi “quando dimagrirò” e “quando ci sarà l’occasione”, ma pochi abiti che mi facevano sentire davvero me stessa.  La super sessione di decluttering che ho fatto all’inizio dell’anno mi ha semplificato notevolmente la vita. Questa volta non ho avuto grandi esitazioni, tutto quello che ho sotto gli occhi nel mio armadio mi fa sentire bene, ho solo dovuto abbinare i colori con un minimo di criterio e individuare quello che mi serviva per le escursioni e per le sere in città.

L’altra grande rivoluzione dopo lo zaino e fare decluttering prima delle vacanze sono i vestiti arrotolati (e i sacchetti in cui infilare i vestiti arrotolati!). 

Ridurre magliette, pantaloni e vestiti a simpatici salsicciotti mi ha fatto guadagnare un sacco di spazio ed evita che si formino troppe pieghe sugli abiti; ogni rotolino è stato smistato in sacchetti e organizer in modo che sia semplice recuperare i vari capi. La chicca finale è il sacchetto decluttering, lì dentro ci sono finite tutte quelle cose che andavano eliminate ma erano ancora abbastanza decorose per essere indossate un’ultima volta. Seguendo il consiglio di Micaela ho deciso di disseminare vestiti in giro per la West Coast e fare spazio per qualcosa da comprare la.

 

Per questo viaggio ho preparato anche un piccolo esperimento che mi serve da test per un progetto futuro; ovviamente ho usato come cavie le mie compagne di viaggio, che si sono un po’ terrorizzate, quindi se non avrete più mie notizie è perché mi hanno abbandonato da qualche parte in mezzo al Nevada…

Comincia il conto alla rovescia, -4 giorni al decollo!

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