Finalmente… San Diego! Essere di nuovo qui è stata un’emozione fortissima, tornava alla mente tutto piano piano. Mi ricordavo la strada per l’università, il campus, il ristorante di sushi dove ho fatto innumerevoli cene, la porta del mio vecchio appartamento (che ora è di un bel giallo brillante invece del beige triste e smorto di una volta), la Viejas Arena, il mio 7eleven di quartiere…tutto! Tutto è rimasto uguale e tutto sembra così diverso, sicuramente i miei occhi sono diversi rispetto a 9 anni fa. Oggi guardo San Diego con un po’ di nostalgia e un certo distacco che il mio essere 25enne allora non mi permetteva.
San Diego è stato un po’ il primo punto di svolta della mia vita, è una città che mi ha fatto crescere, mi ha insegnato a cavarmela da sola e mi ha dimostrato che sono capace di farcela se voglio! Forse ho mitizzato un po’ troppo questo luogo, forse avevo troppe aspettative, forse semplicemente doveva andare così: questi 4 giorni non sono andati esattamente nel migliore dei modi, con una serie di imprevisti e contrattempi che hanno fatto un po’ “inciampare” il viaggio. Credo sia stato un modo del destino di dirmi “non guardare questa città con gli occhi di una quasi 35enne, tieniti il bel ricordo di quello che è stato e conservalo perché nessuno te lo può portare via”
Contrattempi a parte, ci siamo regalate finalmente un po’ di relax! La sabbia e il sole di Ocean e Pacific Beach, i leoni marini a La Jolla, la classe e l’altezzosità di Coronado, i locali pieni di musica del Gaslamp Quarter, i burritos e i Margarita di Old Town, lo shopping a Mission Valley.
Contrattempi a parte, ci siamo regalate finalmente un po’ di relax! La sabbia e il sole di Ocean e Pacific Beach, i leoni marini a La Jolla, la classe e l’altezzosità di Coronado, i locali pieni di musica del Gaslamp Quarter, i burritos e i Margarita di Old Town, lo shopping a Mission Valley.
E arriviamo all’ultima tappa del viaggio, Los Angeles. Non mi era piaciuta molto 9 anni fa, e non ci impazzisco nemmeno ora, anche se le riconosco dei lati positivi e interessanti a questa città pazza. Qui ho fatto davvero la turista, partendo da Venice Beach e camminando fino al Pier di Santa Monica, continuando il pomeriggio e la serata nel quartiere di Hollywood e concludendo con una buonissima cena in Sunset Boulevard. Non poteva mancare la giornata ignorante agli Universal Studios, dove sono tornata un po’ bambina, e un veloce saluto alle ville di Beverly Hills, eleganti e alienanti al tempo stesso.
Ora si torna a casa… e questa, come sempre, è la parte più bella e al tempo stesso più brutta di ogni viaggio.