Creatività non vuol dire per forza complessità. Spesso le idee più semplici sono quelle più efficaci, proprio perché sono dirette e senza fronzoli. Quante volte ci siamo sentiti dire “pensa fuori dagli schemi”, più facile a dirsi che a farsi. La creatività viene spesso associata all’inventare qualcosa di nuovo; [SPOILER] in un mondo così pieno e veloce come il nostro è praticamente impossibile inventare qualcosa da zero; quello che possiamo fare, invece, è cercare di creare delle combinazioni originali con quello che vediamo e sentiamo tutti i giorni.
Cerco di spiegarmi meglio: è un po’ come se noi avessimo a disposizione una enorme scatola di lego. I pezzi del lego, in se, non sono nulla di straordinario, ma con una scatola di questi semplici pezzettini di plastica più o meno tutti uguali si possono creare tantissimi mondi diversi. In questo devo dire che i bambini sono decisamente più bravi di noi adulti, ma nulla ci impedisce di fare un saltino nella nostra infanzia e provare a usare l’immaginazione in modo differente.
A proposito di questo voglio raccontarti 4 progetti di grafica che mi hanno ispirato per la loro semplicità e genialità. Hanno tutti in comune un raffinato gioco tra immagine e parola che trovo assolutamente meraviglioso.
WORD AS IMAGE
Ji Lee è un designer koreano, ha lavorato nel Google Creative Lab e attualmente è direttore creativo di Facebook e Instagram. Ji Lee racconta così il suo progetto: “è iniziato quasi venti anni fa come compito al corso di tipografia alla scuola d’arte. Gli studenti sono stati incoraggiati a vedere le lettere al di là della loro funzionalità pratica. La sfida era quella di riuscire a visualizzare il significato della parola, usando soltanto gli elementi grafici delle lettere che formavano la parola stessa, senza aggiungere nessun elemento esterno. È stato molto difficile ma la soddisfazione per il risultato mi ha fatto sentire così bene che questo è diventato un progetto permanente”.
Nel 2011 è stato pubblicato il libro “Word as image” con una serie di circa 100 parole illustrate. Ecco una selezione delle mie preferite.
ARABIC LETTER
Il designer Mahmoud Tammam fa qualcosa di simile ma utilizzando l’alfabeto arabo. Il suo progetto sperimentale, che combina illustrazione e tipografia, ha come obiettivo trasformare la parola nella forma del suo significato. Le illustrazioni che mi sono piaciute di più sono quelle degli animali.
ART BC
Federico Babina è un architetto e graphic designer italiano, sul suo sito racconta così di se e del suo lavoro: “Ogni giorno provo a riscoprire modi per osservare il mondo attraverso gli occhi di un bambino. I bambini sono in grado di avere una visione delle cose totalmente disinibita, i loro disegni sono sempre stupendi e nella loro spontaneità, semplicità e chiarezza. Mi piace provare a spiegare il mondo che vedo attraverso diverse tecniche di espressione.” Federico crea di illustrazioni bellissime e originali, tutte hanno come filo conduttore l’arte e l’architettura. Nella serie ART BC illustra i diversi stili di arte attraverso le lettere dell’alfabeto.
N.B.: ma la mia serie preferita è ARCHITALE, quella dedicata all’architettura delle fiabe
ICONIC ARCHITECTS
L’ultimo progetto di cui ti voglio parlare unisce due mie grandi passioni: grafica e architettura. L’artista spagnolo Luis Gil-Turner trasforma i nomi di architetti e designer famosi nelle loro opere più iconiche.