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Quello che mi porto a casa

Oggi è l’ultimo giorno, si torna a casa! Ieri sera eravamo in 4 in camera, due ragazze sono rientrate verso le 4 del mattino, ma sono state attente a fare il meno rumore possibile. Adoro il rispetto che c’è per gli altri, la gentilezza e la simpatia delle ragazze che ho incrociato senza conoscere sul mio cammino spagnolo.

Questa mattina ho dedicato qualche ora al Museo Reina Sofia, un posto magico e pieno di arte, anche se un filo disorganizzato dal punto di vista delle sale.

Mi sono incantata per alcuni minuti davanti a Guernica, vedere quest’opera dal vivo è letteralmente impressionante! Non sono pentita di aver saltato il Prado (che non è esattamente il mio genere) e sono contenta di aver avuto a disposizione una mattina intera per questo museo.

Alle 14.00 ho deciso di fare l’ultimo giro al Mercato de San Anton per le crocchette e per salutare la mia nuova amica delle tapas. Il venerdì il mercato è particolarmente pieno e spero di trovare il mio solito tavolino. Quando arrivo il proprietario mi fa un sorriso a 42 denti e mi chiede “como estas Miss Milano?”, chiama la collega che, appena mi vede, esce da dietro il bancone e mi saluta abbracciandomi… adoro gli spagnoli! Facciamo due chiacchiere e intanto si libera il mio solito tavolo. Ordino le crocchette e il vino e, mentre sto pagando, il mio posto sta per essere occupato; il proprietario si precipita fuori dal bancone per dire alla famiglia che si stava sedendo che quello era già occupato e piazza il mio bicchiere di vino sul tavolo guardandomi con un gran sorriso! Mangio con calma leggendo il mio libro, quando ad un certo punto arriva la ragazza a salutarmi, mi versa un bicchiere di vino omaggio dicendomi che ha finito il turno e che deve scappare a lezione. Ci abbracciamo come vecchie amiche e mi dice di tornare a trovarla se ripasso da Madrid, io le dico che spero di rivederla, poi corre via con lo zaino in spalla! Rimango imbambolata a sorridere, e penso che stupidamente non le ho nemmeno dato il mio contatto Facebook. Dopo 5 minuti  torna di corsa e mi allunga un bigliettino con il suo numero di telefono e il suo nome, le scrivo il mio e le dico scrivermi . Sono felice, perché ho visto davvero un entusiasmo e un’ospitalità sincera.
Prima di andare saluto Mr. Madrid, che mi abbraccia di nuovo o è mi dice “recuerdas que tienes amigos aquí!”

Questa è un’alta cosa importante che mi porto a casa, insieme alla sensazione di sicurezza e accoglienza che mi ha dato Madrid, insieme alla gioia di aver superato un altro piccolo limite, insieme a tutte le cose belle che ho visto in questa splendida città dove ho camminato per oltre 100 km.

Sto imparando a viaggiare sentendo e non solo osservando.

¡Hasta luego Madrid! Gracias para todo.

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