Inizia oggi la settimana del Salone che, come il Natale, divide il mondo in due grandi categorie: chi vorrebbe dar fuoco a qualunque oggetto di design (e a volte anche a designer e architetti) e chi non si perde mezzo evento del fuorisalone.
Io, dopo aver passato gli anni dell’università a girare come una trottola per la Design Week, ho un po’ perso la poesia. Sarà che sto invecchiando e la mia sopportazione del casino si è decisamente ridotta, sarà che ormai sono abbastanza fuori dal giro e tanti altri “sarà” che non sto ad elencare, ho ridotto notevolmente i miei giri fuorisaloneschi. A parte il mio parere personale, se non sei completamente intollerante al design e alla confusione, ti consiglio di fare un salto, perché occasioni di questo tipo portano sempre una grande ispirazione. Diciamo che vedere tante cose in poco tempo è destabilizzante (di solito torni a casa con quella sensazione post sbornia, anche se non hai bevuto nulla) ma mette in atto il processo creativo ed è un’ottima palestra per nuovi spunti e idee.
In alternativa al fuorisalone qui sotto trovi alcuni spunti per i tuoi “viaggi sotto casa”.
DIALOGO NEL BUIO
Dialogo nel buio è un percorso sensoriale incredibile. C’è da moltissimi anni e probabilmente ne avrai già sentito parlare, ma credo che questa esperienza si possa (e si debba) ripetere ciclicamente nella vita. Si tratta di un percorso di poco più di un’ora completamente al buio, una guida non vedente ti porta lungo un tragitto ad esplorare diversi ambienti che tutti noi conosciamo bene. Vederli, anzi “sentirli” da un altro punto di vista è un’esperienza bellissima. Penso che sia un ottimo modo per chi, come me, vive molto nella testa e ben poco nel corpo, in pratica è come se avessi riscoperto parti di me che non conoscevo; eliminare totalmente un senso così forte come la vista permette di capire che i nostri occhi non sono soltanto sulla nostra faccia, tra il naso e la fronte, ma che abbiamo occhi ovunque: sulle mani, nei piedi, nel naso e nelle orecchie.
Sul sito di DIALOGO NEL BUIO ci sono tantissime iniziative interessanti oltre al percorso sensoriale: cene e aperitivi al buio, teatro e anche proposte per i più piccoli.
N.B. durante la visita ad un certo punto mi sono persa, ho sbagliato direzione e mi sono allontanata dal gruppo; dopo un momento di panico ho ascoltato il mio corpo e l’ambiente e ho ritrovato i miei compagni di viaggio (mentre la bravissima guida che era con noi mi stava venendo a recuperare).
IL LABIRINTO DI POMODORO
Qualche tempo fa sono andata a vedere una mostra a Palazzo Reale e, all’ingresso, c’era la possibilità di provare una mini-esperienza di realtà virtuale per visitare il Labirinto di Pomodoro. Ricordo che mi hanno messo un visore sugli occhi, mi hanno fatto appoggiare ad una specie di cancelletto affinché non mi spiaccicassi per terra durante il giro e…sono entrata. Sarà durato in tutto meno di un minuto, ero circondata da pareti di pietra e dalle sculture di Arnaldo Pomodoro ed era tutto molto molto reale. Questa esperienza di realtà aumentata era stata promossa durante la Milano Digital Week per dare la possibilità di vedere il labirinto che, a causa dello spostamento della fondazione Arnaldo Pomodoro, era temporaneamente chiuso.
Oggi la Fondazione si è spostata in Vicolo dei Lavandai, ma in Via Solari l’edifico che è ora di proprietà di Fendi, ospita ancora il Labirinto (quello vero, non virtuale!). L’opera è stata costruita in un periodo di tempo molto lungo, i lavori sono iniziati nel 1995 e terminati nel 2011, ed è ispirata all’ Epopea di Gilgamesh. L’ambiente è molto suggestivo ed esoterico, un vero e proprio labirinto fatto di vani, corridoi e porte girevoli carichi di un fortissimo significato simbolico; l’insieme di architettura, scultura e attenzione a materiali e dettagli rende la visita suggestiva e accompagna il visitatore in una dimensione sospesa tra arte e archeologia.
Qui trovi tutte le informazioni per prenotare la visita al LABIRINTO DI POMODORO.
LEONARDO&WARHOL: THE GENIUS EXPERIENCE
Quest’anno si festeggia il 5° centenario della morte di Leonardo da Vinci, e fino al 30 giugno nella Cripta di S. Sepolcro a Milano ci sarà una mostra che mi sembra molto interessante. Non sono ancora andata a vederla, quindi è un suggerimento a scatola chiusa, se andrai a visitarla sono molto curiosa di sapere poi la tua opinione.
Si tratta di un viaggio attraverso proiezioni immersive che raccontano i progetti del genio visionario di Leonardo intrecciati con la storia e lo sviluppo di Milano. Il tutto si conclude con la visione dal vivo di The Last Supper di Andy Warhol, l’opera con cui nel 1986 il padre della Pop Art reinterpretò il capolavoro leonardesco. Durante il weekend c’è anche la possibilità di cenare all’interno del Foro Romano durante la mostra.
Qui puoi prenotare i biglietti per la mostra THE GENIUS EXPERIENCE e qui trovi le info sulla CENA.
Un’altra piccola grande chicca è la visita alla CASA DEGLI ATELLANI e alla Vigna di Leonardo, in Corso Magenta proprio di fronte a Santa Maria delle Grazie.
ESCAPE ROOM
L’ultima ispirazione di oggi è qualcosa di un po’ meno culturale ma assolutamente divertente e stimolante. Hai mai sentito parlare di Escape Room? Ecco, prendi un po’ di amici (massimo 4 o 5) chiudili in una stanza per un’ora a risolvere un mistero e…voilà!! È un ottimo modo per passare una serata o un pomeriggio divertente e anche per imparare qualcosa su di te e sulla tua capacità di lavorare in gruppo.
Le escape room sono spesso utilizzate nei team bulding, proprio perché in poco tempo e in una situazione di pressione bisogna tirare fuori il meglio come squadra e non come singolo. Ne ho provate diverse in giro per Milano e quella che mi sento assolutamente di raccomandare ad occhi chiusi è il Trap. Propongono 5 diverse avventure (io le ho provate tutte tranne i pirati) con svariati temi. Le ambientazioni e i rompicapo sono fatti decisamente bene e metteranno a dura prova la vostra logica.
Tutti i dettagli sulle stanze da affrontare li puoi trovare sul sito di TRAP MILANO.
Ti ricordo che lunedì prossimo parte la mia prima nuova NEWSLETTER, iscriviti se vuoi avere altri suggerimenti su:
- come comunicare al meglio il tuo brand e la tua immagine
- emozioni, crescita personale e spunti di coaching
- come allenare la creatività, trovare l’ispirazione e aiutarti a pensare in modo visivo
- approfondimenti e curiosità su simboli e segni grafici
In regalo per te c’è anche “Design your life”, il workbook che ti aiuterà a immaginare e visualizzare il tuo futuro.